Io lascerò che muoia in me il desiderio di amare i tuoi occhi, che sono dolci perché nulla ti potrei dare tranne la pena di vedermi eternamente esausto. Eppure la tua presenza è una cosa qualunque, come luce e vita, ed io sento che nel mio gesto esiste il tuo gesto nella mia voce, la […]
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Vi è che leggendo un libro, o un articolo, qualche frase o qualche brano rimangano impressi, colpiscano l’intelletto, stimolino l’immaginazione. Vi è che portino a pensare, con somma superbia, e citando il bardo pavanese, «maledizione, perché non l’ho scritto io?». Vi è che essi si siano meritati di esser tramandati ai posteri.
Si spera con pari soddisfazione…
La resa del leone – Osvaldo Soriano
In piedi sul ciglio della strada, il console si domandò cosa fare adesso che l’ultimo autobus era passato. Perché era sicuro che i comunisti non avrebbero lasciato partire nessun altro mezzo di trasporto con cui la gente potesse fuggire all’estero. Consegnare il denaro e tornare al consolato ad aspettare che O’Connell mantenesse la promessa di […]
La cena dei potenti – Francesco Antonioli
Istanbul non ne voleva sapere dell’inverno. La temperatura era ancora mite. Allah, al secolo Muhammad el-Averroè, si era alzato presto. […] La data di nascita che appariva sul passaporto turco era il 1945. […] Sono un Dio di pace, accidenti, si ripeteva spesso. Non ho indicato il dialogo come via privilegiata? Nel Corano non c’è […]
Un’ombra ben presto sarai – Osvaldo Soriano
Mi incamminai sulle traversine, calcolando la distanza per non inciampare perché il terrapieno diventava sempre più alto. La pila faceva una luce gialla molto tenue, appena sufficiente per sentire la compagnia del gatto che camminava davanti a me. Proseguii per tutta la notte e quando alla fine cominciò ad albeggiare individuai le forme di un […]
L’ora senz’ombra – Osvaldo Soriano
Ho raccolto un po’ d’acqua fresca dalla pozzanghera e ho chiuso gli occhi per accomiatarmi da mio padre. Era lì, grande e allegro nella sua Buick luccicante; agile e forte come il Corsaro Nero. Mi diceva addio e sulla sua bocca non c’era la smorfia della morte ma un bacio che volava e si congelava […]