“Ancor sogno un’aurora
Che gli occhi miei non videro;
desidero, desidero
terribilmente ancora!…”
Quante illusioni vorrei ricordare
in questa sera che va scomparendo
ma il pensiero mi svela un nascondino
per inseguire rime abbandonate.
Al ritmo errato del cuore rivedo
la dolcezza riflessa nei tuoi occhi
l’euforia racchiusa nelle tue labbra
la calda immensità della tua voce.
È come un sogno, un canto ricorrente
di gioie respirate e decifrate,
di vite abitate per un inganno,
di misteri chiamati col tuo nome.
Note si rincorrono nella mente
in un’afona sinfonia distratta
di colori, d’istinti, di chimere,
tourbillon che esplode nel tuo sorriso.
“e quel s’abbandonare
quel sogguardare blando,
simile a chi sognando
desidera sognare…”